Finalmente, dopo mesi, riesco a trasferire dalla carta al web la seconda parte di appunti presa durante il viaggio #leodovesei. La prima tappa Matera, ve la racconto qui, mentre oggi vi parlo di Altamura e dei miei “5 must-see”.
1 Molino Artigianale Dibenedetto
Iniziamo la mattina ad Altamura con il signor Di Leo che da perfetto cicerone ci accompagna sicuro tra le vie della città raccontandoci aneddoti locali. Intorno alle 10 arriviamo al Molino Dibenedetto, perfettamente funzionante e… in pieno centro!
Il signor Mario e la sua famiglia ci hanno accolto mostrandoci le attrezzature del molino e le fasi della macinatura del grano. Il molino risale ai primi anni ’50 e nel 2002 è stato ristrutturato, ma in realtà, sia la disposizione che i macchinari, sono rimasti pressoché immutati salvaguardando la storia e i metodi tradizionali.
Tra i cereali utilizzati troviamo grano, farro, Khorasan – conosciuto come Kamut – e frumento duro “Senatore Cappelli”.
Trovate il molino in Via Aquileia, 170022 ad Altamura e la famiglia Dibenedetto è sempre felice di mostrarlo e di raccontarne le origini e il funzionamento.
2 Cucina pugliese
Due giorni mi sono bastati per decidere che devo tornare il prima possibile e ammetto che la cucina assume un ruolo importante in questa decisione: orecchiette con le cime di rapa, cicoria con la purea di fave, cavatelli con le cozze, patate, riso e cozze, focaccia barese, Caciocavallo, zeppole, sono solo alcuni dei piatti che potete trovare in Puglia e anche se non ho potuto assaggiare tutto, da quel che ho visto c’è da divertirsi per giorni! 🙂
3 Antico Forno Santa Chiara
Circondato delle tipiche case del borgo, ecco uno dei primi forni pubblici di Altamura, datato 1423 e ancora in funzione. Il forno a legna enorme, circa 50 metri, cuoce il famoso pane di Altamura e la focaccia pugliese. All’interno dell’Antico Forno Santa Chiara è possibile assistere alla suggestiva lavorazione “a vista” del pane di Altamura, D.O.P. dal 2005, che viene prodotto solo all’interno della zona d’origine con grano raccolto esclusivamente dai dintorni. Il pane si ottiene mescolando la semola rimacinata di grano duro con acqua e lievito naturale, il tutto si lascia riposare per qualche ora e, rispettando le tradizioni, si cuoce nei forni a legna all’alba per essere presente sui banconi già alle prime ore del mattino.
Via L. Martucci 10, Altamura
4 Basilica di Santa Maria Assunta
Giriamo l’angolo ed eccola, imponente sulla piazza, la basilica di Santa Maria Assunta, conosciuta come duomo di Altamura.
Duomo voluto da Federico II e costruito in differenti stili architettonici, ha una meravigliosa facciata caratterizzata dai due alti campanili e da un portale quattrocentesco, affiancato da veri capolavori di arte pugliese, i poderosi leoni stilofori risalenti al 1500.
5 Bebi Bistrot, Via Amedeo di Savoia, 19, 70022 ALTAMURA.
Alla sera ci dirigiamo verso un vero e proprio concept store, uno di quelli che trovi a New York e non ti aspetteresti in Puglia: reparto donna, uomo, bookshop, galleria d’arte – che ha gia’ ospitato mostre di Andy Warhol e Olek – bar e ristorante collocati in un palazzo di inizio ‘900. Il ristorante si chiama Bebi Bistrot, arredamento bianco e nero, enorme terrazza con vista sulla piazza e cucina a vista. Ottimi i piatti che abbiamo provato, in particolare ho apprezzato la calamarata con ragù di cernia e zafferano – sono una tipa da pasta. 🙂
Da Evitare
Non fate come ho fatto io, in preda alla gola mi sono abbuffata – troppo – di pane e focaccia al forno Santa Chiara e sono arrivata alla Caffeteria del Viale, viale Regina Margherita 10, senza piu uno spazio libero nello stomaco.
Ed ecco che la signora mi porge il piattino qui sotto: deliziose monachelle – o sospiri senza glassa o ancora tette della monaca, non si finisce mai di imparare 🙂 – e dei meravigliosi babà, che non sono praticamente riuscire ad assaggiare.
Quindi la lezione e’, non fate come me, non abbuffatevi gia alle 11 del mattino perche fidatevi, troverete tante altre cose deliziose da assaggiare sul sentiero del vostro viaggio in Puglia. 😉
Grazie ancora al Biscottificio Di Leo che mi ha invitata a scoprire la loro terra, lo stabilimento e i prodotti, al signor Di Leo per il suo tempo e per averci accompagnato a scoprire angoli e storie bellissime e ai miei compagni di viaggio, che spero di rivedere presto!
P.S. Le informazioni qui sopra provengono dagli appunti raccolti nel nostro viaggio, da Wikipedia e dai siti dei locali citati. Se avete informazioni da aggiungere vi invito a farlo nei commenti sotto, così da aumentare le mie conoscenze e contribuire ad un articolo piu completo. Grazie a tutti 🙂
ciao Dario
grazie mille per il tuo commento e le info.
Non conoscevo Ginosa ma sto Googolando in questo momento 🙂
buona giornata
sonia
risp petrosinodario@gmail.com
ciao dp
Ciao Sonia, ho letto il tuo post molto carino sull’Antico Forno Santa Chiara e volevo segnalarti che la tradizione degli antichi forni, nella zona di Altamura (per il Marocco non so) è legata ai culti religiosi del medioevo e alla produzione del pane per i riti della messa. Quel forno di Altamura potrebbe quindi essere più antico del 1423 e risalire al tempo dell’edificazione di una chiesa omonima (che doveva essere adiacente al forno), probabilmente a inizio Trecento.
Ci sono forni simili (come il Forno di San Basilio, nell’antico villaggio pre-normanno) anche a Ginosa, il luogo in cui sono nato (50 km da Altamura), altra città del pane, delle focacce, della carne arrosto e delle mozzarelle. Ginosa è una piccola Matera, ma ancora tutta da valorizzare. I miei concittadini manco sanno che conservano, in quel centro storico di case dirute…
Dario
http://www.panoramio.com/photo/13948083#
ciao Betty
grazie per il consiglio, dovrebbe essere questo il festival se non sbaglio
http://www.federicus.it/j/index.php/programma/2-uncategorised/44-programma-eventi-culturali
Ottimo suggerimento e grazie 🙂
grazie, x aver citato le nostre eccellenze ma aggiungo una piccola ciliegina sulla torta che ci piacerebbe ricordare oltre alle sucittate l’evento Federicus che aggiungere oltre al bel paese alla gastronomia ecc.. ect.. un po di cultura, vi aspettiamo venite a visitarci
ciao Arianna,
grazie per i consigli che mi sono appuntata e che sicuramente serviranno anche per gli altri lettori 🙂
Ma non si può andare ad Altamura senza visitare
– La tipografia Portoghese
– Cava Pontrelli
– Il pulo
– Il mercato americano!
– Le mura megalitiche
I ristoranti finto-chic invece son le peggiori mode altamurane, aprono e chiudere, ma che senso hanno?
Thanks Cris 🙂
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bellissima sul serio! Pensa che dopo quelli pugliesi sono andata a cercarmi i forni pubblici anche in Marocco, dove esistono e lavorano ancora oggi!
Come invidio la tua visita a quel forno, che fantastica avventura..
Not Only Sugar
Ottimo. Articolo ben scritto ed argomento interessante.
ciao Ly,
ma che bello, immagino che da piccola ti sarai abbuffata di focaccia appena uscita dal forno?!
Io sarei stata sempre accanto al forno in attesa :-))
Ciao sai che mio nonno era un fornaio di altamura ed ha la casa proprio in via aquileia!! Quando vado li impazzisco per quei forni e faccio scorta di farina nei mulini. adesso è molto che non ci torno forse per Pasqua…