Cosa vedere a Creta: itinerario di 2 settimane on the road

Torniamo con un nuovo articolo su cosa fare a Creta in due settimane, tranquilli, l’isola è grandissima e copre tutti gli interessi: mare, cibo, storia, montagna e divertimento. Non vi annoierete proprio 🙂

Se state cercando informazioni sul cibo cretese/greco vi consiglio di leggere Dove, come e cosa mangiare a Creta
E se dopo aver letto l’articolo siete ancora indecisi, leggete 10 cose da fare e vedere a Creta e ditemi se vi ho convinto. 🙂

 

Parole di Virginia Video di Sonia

Cosa vedere a Creta: itinerario di 2 settimane on the road
Creta: mare e montagna

Kissamos (che i Cretesi chiamano Kastelli)
Piccolo centro sul mare, defilato dalle rotte battute dai pullman, che offre semplici strutture di “rent rooms’ economiche ma pulite, con ristorantini piacevoli e, soprattutto, si rivela un’ottima base per gironzolare nella parte nord ovest dell’isola (per intenderci, visitare le spiaggie di Balos o Falassarna, per citare le più famose).

Balos (da leggere Valos)
Laguna bellissima, di acqua trasparente e calda, ma purtroppo sovraffollata: vi si riversano barconi di dimensioni spropositate carichi di turisti (ricordate sempre che le spiagge più belle sono raggiungibili anche via mare…in modo più semplice che non le ‘scarpinate’ lungo i declivi a dir poco scoscesi); di sicuro, le viste più suggestive si godono scendendo la scarpata, dalla quale si gode appieno del colore azzurro e della trasparenza dell’acqua. Vale comunque la pena affrontare i sette km di strada sterrata (onore alla nostra Twingo) e gli innumerevoli gradini rocciosi (ricordatevi di avere, a Creta, sempre un paio di scarpe da ginnastica, se non da trekking, a portata di mano…)

Falasarna
Lunga spiaggia sabbiosa, divisa in varie calette più o meno grandi, facilmente raggiungibile (incredibile dictu). Suggestivo il tramonto, quando il sole si getta nel mare di fronte a voi: se poi siete all’ultimo baretto, sulla terrazza con palme e Alpha (o Mythos, scegliete voi la birra greca che preferite. E il Raki lo avete mai provato?), la giornata di mare sarà perfetta.
Vale la pena attraversare la collina di ulivi secolari e serre per scorgere il sito archeologico.

Elafonisi
L’altra spiaggia ‘mitica’ di Creta. Di nuovo, una laguna di bellezza incommensurabile dove, prima di abbandonarsi sulla sabbia, vale la pena passeggiare per il promontorio e perdersi tra dune di sabbia, gigli di mare e sabbia rosa. Se poi volete vedere i paguri che corrono fate un giro nelle acque interne della laguna: piccoli gusci bianchi passeggiano tranquilli tra i vostri piedi. Particolare non trascurabile: il parcheggio per la vostra auto è a pochi passi dalla spiaggia.

Sougia
È un piccolo centro sulla costa Sud, che avrebbe voluto conoscere un’espansione edilizia che, fortunatamente, non è avvenuta. Pochi bar e ristoranti sulla spiaggia, pochi affittacamere, ma tutti vista mare, su una spiaggia di ciottoli poco affollata.
A proposito, a meno che non siate amanti del mondo naturista, non avventuratevi nella parte est dell’insenatura.

Georgioupoli (o Giorgioupolis, solito problema di traslitterazione)
Attraversate il ponticello sopra il fiume popolato di oche e anatre e non guardando alla vostra sinistra (il mega hotel sulla spiaggia vi rovina la poesia della natura lungo il fiume) arrivate in questo paese sulla costa nord, nel golfo d Almyros. Relativamente lontano dal turismo da torpedone, anche se, purtroppo, l’attrattiva di essere centro di riproduzione delle tartarughe i pullman arrivano lo stesso, fa in modo che sia un buon punto di partenza per girare questa parte di isola, più della pubblicizzata Vamos.

Agia Galini
Paesino abbarbicato sulla costa sud, ricco di hotel e affittacamere, con un piccolo porticciolo e due vie dedicate a ristoranti per lo più di pesce. La parte al di là del fiume è meno affollata. Ricordatevi che le zuppe di pesce e i piatti più succulenti vengono serviti su prenotazione. Se volete visitare le spiagge nella parte centrale della costa sud e i siti archeologici di Phaistos (Festos) o Agia Triada, Agia Galini è perfetta.

Plakiàs
È forse il centro più turistico dove abbiamo pernottato, e non so se lo consiglierei nel pieno della stagione estiva, ma, una volta andato via il flusso maggiore, è un ottimo centro per dormire se volete godervi la parte sudovest dell’isola. È di certo il posto dove i ristoranti potranno piacevolmente stupirvi: anche se adeguati ormai al gusto ‘moderno’ (per intenderci, dimenticate i polpi appesi e le sedie blu), il cibo è di qualità superiore, come i vini proposti. La spiaggia del paese è stretta e lunga, ma se volete godervi il mare prendete la macchina e scoprite la costa.

Agios Pavlos
Arriverete con la macchina in una piccola e favolosa baia, quella subito dopo l’hotel: minuscolo parcheggio, un muretto di pietra, un bar con pergolato. Acqua cristallina (che a Creta non fa notizia, fortunatamente) con i pesci colorati e nemmeno troppo piccoli: simpatici compagni di bagno, ma attenti a non farvi ‘assaggiare’: se vi trovano buoni vi inseguono. Dalla spiaggia parte una scala ripida che vi porta in cima al promontorio e dal quale vedrete le calette successive: pare siano raggiungibili a piedi, ma non abbiamo trovato il sentiero.

Preveli
Dopo spiagge ‘comode’ da raggiungere, siamo giunti alla tanto pubblicizzata Preveli: qui forse vale la pena di valutare l’opzione della gita in barca, a meno che non vogliate affrontare un sentiero molto ripido e tortuoso. La spiaggia è piccola e affollatissima, sbocco al mare di un torrente famoso per la vegetazione di palme (bruciate qualche anno fa e ripiantate).

Frangokastello
Uno dei miei posti preferiti: spiaggia piccolina con una piccola insenatura con fondale basso e una più grande aperta sul mare Libico con il castello, avamposto di Veneziani pima e di Francesi poi, a controllare l’approdo. Mangiate al ristorante sul mare: il pesce lo abbiamo visto arrivare: era freschissimo e buonissimo (ricordate che a Creta lo faranno quasi sempre fritto…e quelle acciughe erano fritte alla perfezione).
Da Frangokastello si può proseguire verso Hora Sfakion, centro famigerato per le lotte intestine tra Cretesi, che pare siano all’ordine del giorno e tendano a finire, almeno da queste parti, a colpi di fucile a pallettoni, dei quali vedete i segni sui cartelli stradali.
Update: Isole Greche su Twitter mi suggerisce che Frangokastello significa Castello dei Franchi, con con cui i Greci Ortodossi chiamavano i Cattolici.

Rethymno
Dell’antica gloria veneziana resta ben poco; o meglio, resta molto, ma definire i palazzi della città decadenti è usare un eufemismo: se però alzate gli occhi sopra le vetrine delle catene mutinazionali di abbigliamento, intimo e paccottiglie varie, vi si aprirà un mondo di bifore, terrazzi in legno con decorazioni barocche, vetri a piombo secenteschi, che vi faranno intuire cosa doveva essere il porto della città all’epoca dei suoi fasti. Mangiate vicino al castello veneziano: la vista mare è impagabile e scorgete solo a malapena la parte della costa pervasa di hotel e locali di dubbio gusto.

Lago di Kourna
Segnalato sulla strada che da Rethymno va verso Chania, arriverete sulle rive di un lago piuttosto grande, dove potrete noleggiare pedalò per sfuggire alla schiera di ristoranti sulle sue rive: incuneato tra le montagne, si rivela comunque un’ottima alternativa alla spiaggia o ai siti archeologici.

L’interno e le montagne, la vera Creta.
Come la maggior parte delle isole del Mediterraneo, anche Creta vive di agricoltura e pastorizia: la talassocrazia cretese e i suoi commerci fiorenti e dominanti il mondo allora conosciuto sono solo un ricordo e un vanto del passato. Ma di certo l’olio è il prodotto che ora, come allora, la fa da padrone: gli ulivi secolari, se non millenari, vi accompagneranno per tutte le stradine che percorrerete. E la popolazione principale dell’interno sono greggi di pecore e qualche capretta. Ma avventuratevi nell’interno, dotati di navigatore se possibile: le strade statali sono poche e collegano solo le città più importanti, per il resto stradine non sempre asfaltate vi porteranno a paesini con più cani che umani, ma tutti con una taberna, dove mangiare una kalitsounia (la torta salata cretese con verdure e formaggio).
Affrontando l’interno arriverete a paesaggi montani veri e propri, con relative temperature (portatevi sempre una felpa, se non volete trovarvi con il raffreddore come la sottoscritta), come all’imboccatura delle Gole di Samariàs.

Dove dormire

Passarete quasi certamente da Heraklion, l’areoporto principale si trova qui e vi consiglio l’hotel eco-friendly Olive Green, hotel a Heraklion ubicato  nel centro città.
Hotel dal design contemporaneo e camere che definirei lusso – ad un ottimo prezzo – in più l’edificio è eco-compatibile al 100% e ha attuato iniziative di risparmio  per ridurre l’impatto sull’ambiente con pannelli solari, sistemi di gestione dell’acqua e molto altro.

La colazione poi è ottima e in camera, la vedete nella foto qui sotto, ho trovato il regalino di benvenuto della seconda foto 🙂

PINTEREST ⬇️⬇️⬇️

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.