Cosa ho imparato in America

Due mesi sono abbastanza per comprendere un po’ gli americani? In questo racconto semi-serio vi racconto alcune delle cose che ho imparato.

S’more?!
Lo abbiamo visto in un sacco di film adolescenziali, ora senza Googolare secondo voi cosa potrebbe essere?
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Risposta: è il tradizionale dolce da falò notturno molto popolare negli Stati Uniti ed in Canada e consiste in un marshmallow arrosto con uno strato di cioccolato tra due pezzi di Graham cracker.  Ho scoperto che esistono anche delle varianti gourmet con Nutella e pretzel, lemon curd e coconut flakes o pesche e cioccolato al latte… ma persisto nel non volerlo provare. 🙂
Foto by gsheartofnj.wordpress.com.

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Blogger.
Da quello che ho visto credo sia possibile lavorare come blogger in US. Full time intendo. Nel periodo che ho passato in California sono stata contattata da varie aziende e agenzie e tutte mi hanno chiesto un preventivo per il servizio richiesto, fosse solo un articolo o una foto su Instagram. Mi hanno chiesto informazioni sul blog e media kit e tutti erano professionalmente preparati e pronti a lavorare con un blogger. Parliamo comunque di blogger con contenuti competenti, belle foto, un proprio URL, template responsive etc. Le cifre che ho sentito in US sono molto differenti da quelle che ho visto in Italia, soprattutto in ambito beauty e moda.

Sulle riviste più famose i blogger mostrano outfit, danno consigli di viaggio o parlano dell’ultima collezione beauty.
Alcune firmano contratti a sei cifre come Dulce Ruiz a.k.a. Dulce Candy blogger latina, mamma e veterana, con più di 2 milioni di followers su Youtube e che è attualmente volto di Olay (Olaz in Italia) insieme a Katie Holmes. Non male.

Da parte mia sappiate che ho rifiutato un prestigiosissimo invito per un filler labbra e botox da un famoso chirurgo di Beverly Hills. Quando ho letto la mail ero indecisa se pensare: “Cavoli sono al top… mi offrono un intervento da star!” oppure incavolarmi perché mi offrono un trattamento antirughe. 😀 In caso ve lo steste chiedendo, ho rifiutato, sono troppo fifona per affrontare qualunque tipo di  “intervento” non necessario e vorrei evitare di trovarmi con il labbro della Lecciso di qualche anno fa. 😀

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I Kardashian.
Magari alcuni di voi non conosco l’intera famiglia, ma gli americani sono letteralmente ossessionati dalla famiglia più social del mondo. In edicola l’80% delle copertine erano dedicate a loro: Kim e la seconda gravidanza, Kim ingrassata, il patrigno diventato donna e conseguente simbolo americano di libertà, Kylie diventata maggiorenne, Kylie e gli interventi di chirurgia plastica e molto, molto altro. Un’invasione.

Ho assistito a diverse famiglie fermarsi di fronte alle copertine e comprare il giornale in questione. Il loro potere di influenza è tangibile, reale, ho visto con i miei occhi perché sono così ricercati dalle aziende e producono un giro d’affari miliardario, ma ancora non mi spiego cosa li rende così attraenti agli occhi americani. 🙂

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Riviste.
Un po’ per piacere, un po’ per lavoro, in due mesi ho acquistato un numero esagerato di riviste. A parte i punti precedenti, ho notato una forte presenza in editoriali e rubriche di modelle curvy. Sicuramente è dovuto alla larga fetta di mercato che hanno le persone curvy in US, ma trovo molto positivo che Glamour o Elle presentino modelli più aderenti alla realtà rispetto a quelli presenti sui giornali italiani o inglesi. Ah, e poi ho scoperto Cosmo for Latinas, interamente dedicato alle bellezze latine. 🙂

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Direi che mi sono dilungata anche troppo, se avete domande più serie sugli Americani e la California in particolare, provo a rispondervi nei commenti sotto.

7 Comments

  • CeecesTravel ha detto:

    HI

    Interesting post! I have always wondered if the love of the media and celebs is worse or better in the USA and now it seems its just as its portrayed.

    Interesting.

    Yes, celebs truly do have insane influence, which is why I applaud the ones that use their “power” for good. Ie talking about matters that really matter!

    I cant wait to see Rodeo Drive though, although I did most of Dubai and imagine its much the same, bling bling ka ching?

    Chat soon

    #LoveAndTravelHugs©
    Cee

  • Sonia Figone ha detto:

    Marco! se li avete fatti durante un falò siete i miei idoli :-)))

  • Marco Sampietro ha detto:

    Noi siamo oltre: s’more provati negli USA e rifatti Italia al ritorno.

  • Sonia Figone ha detto:

    nuoooooo, non mi lasciare 🙂
    cmq che tu hai provato uno s’more non ci credo!!! 😀

  • Sonia Figone ha detto:

    nulla nulla non mi lamento 🙂

  • Fede Pastabites ha detto:

    I s’mores non sono malissimo in versione gourmet! lo provai anche io proprio a san Fran. Che citta’ meravigliosa. Per l’invidia non leggo i tuoi post 🙂

  • Adriano ha detto:

    Hai fatto benissimo a rifiutare l’intervento alle labbra, tutti questi ritocchini secondo me imbruttiscono le persone, le fanno sembrare finte; poi fammi capire, cosa hanno le tue labbra che non va bene???

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